[È venerdì] Il Ciclo del Te Stesso: conosci-ritrova-rimani-diventa-migliora-decluttera (e ripeti)
Ma c'è una soluzione marketing a tutto.
Quest’anno le promozioni e relative sponsorizzate mi sono sembrate un po’ flosce, anche nel loro discutibile campionato a parte: a) essere praticamente tutte creativamente cringe, e b) riuscire a frullare le salience di brand faticosamente solidificate durante gli anni in un unico indistinto minestrone di zucca. Per chi volesse leggere il classico post di Halloween annuale rimando ai link finali. Oggi si parla invece del meccanismo per cui il marketing ci vuole rendere migliori.
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In collaborazione con Digital Angels
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Noi di Digital Angels ci impegniamo da sempre per trovare soluzioni efficaci a problemi complessi: uniamo creatività, media planning e digital marketing per elevare il potenziale di chi ci sceglie.
Se non ci conosci, è un piacere per noi trovarti; se ci conosci già, forse non sai che abbiamo appena lanciato la nostra nuova brand identity ed un nuovo posizionamento nel mercato delle agenzie: dai uno sguardo.
Poi oggi è venerdì e siamo tutti più buoni: in anteprima per voi che leggete, vi presentiamo il DAs Maturity Model 2025, lo strumento innovativo che misura il grado di maturità dei piani marketing aziendali, guardando a sei distinte aree di pertinenza. Richiedi l’accesso al questionario di assessment e ottieni il report gratuito.
Le Aziende che misurano il loro livello nel marketing (Fonte: BCG e Google 2022):
aumentano fino al 18% le revenues YoY
abbattono i costi di marketing fino al 29%
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1. 10.000 2. 100.000 3. 1.000.000
Risposta in fondo.
Il Ciclo del Te Stesso: conosci-ritrova-rimani-diventa-migliora-decluttera (e ripeti)
Buona parte dell’internet sociale oggi interagisce apparentemente con gli altri ma in realtà riflette su di sé. Ogni argomento esistenziale che era stato analizzato seriamente dai filosofi che si studiano in seriosi licei classici (cioè quelli che non erano ancora diventati divulgatori online) è stato virato in carousel triggeranti per ammaestrare l’algoritmo (che poi, si sa, è la scusa per non dire “siamo noi”) e rivenderci, alla fin fine, semplicemente un’altra idea di “noi stessi”.
Conosci te stesso! diceva quello: e noi marketer contemporanei rispondiamo con compila questo test gratuito – eh eh – scientificamente testato su dodici persone, mappa il tuo DNA, comprendi l’epigenetica, la teoria delle costellazioni familiari, il QI, oppure potresti conoscere la mappa del tuo microbioma e microbiota – e pigliati pure questo concime-integratore per l’intestino a 9,99 in offerta – così il tuo microbioma dell’apparato digerente sarà splendente come il prato del vicino. Però Socrate voleva dire altro, in effetti.
Dopo averlo conosciuto, questo te stesso, bisogna pure ritrovarlo (E se poi quello che trovo non mi piace?, diceva quel comico). Ritrova te stesso: googlando esce “Un Ingresso Area Spa mezza giornata · Un Rituale “Slow Beauty” a scelta.” Risolto.
Poi c’è il rimani te stesso: lo diceva Oscar Wilde, “sii te stesso, tutti gli altri sono già stati presi” (good try, vecchio Oscar, ma il libero mercato non funziona esattamente così) – e lo cantava anche una vecchia canzone di Cristina D’Avena. E ovviamente la pagina EfficaceMente, big business della versione migliore di noi stessi, che si presenta così: “Il riferimento italiano sulla Crescita Personale, la Produttività, la Motivazione e le migliori strategie per raggiungere i tuoi obiettivi” afferma il contrario. Secondo lui, il “devi essere te stesso” è un pensiero limitante, quasi come dire a un bruco di continuare a strisciare anziché trasformarsi in farfalla. Eh no, con un po’ di corsetti tutti possiamo essere farfalle.
E poi c’è il dilemma di Nietzsche sulla creazione di se stessi, magari in versione gymbro con ancora più super(uomo): oggi sembra più alla portata di tap questa opera eternamente incompiuta. Metà dell’internet ci promette di aiutarci a diventare la versione migliore di noi stessi. Il combinato disposto creator-community-algoritmo-ads-dropshipping ci considera una specie di sistema operativo: ecco a voi da oggi disponibili aggiornamenti e patch a pagamento, 20 euro per le proteine, 99 per il pilates, 33 per un corso di assertività sul lavoro, 25 per la coach online e voilà. L’umanità come iOS.
Ci saranno in continuazione dei bug: e un po’ maliziosamente ci verrà da pensare che lo fanno apposta: e allora installa ancora questa patch (risolve il problema della pelle grassa), installa Human 20.25 beta, con un nuovo sistema per convincere nelle trattative e il nuovo modulo di alimentazione keto pre-installato, in prova gratuita per 30 giorni.
E se poi questa versione di me stesso (possibilmente il più possibile fedele alla creazione originale) non piace al pubblico? Oggi qualsiasi cosa è/ha un pubblico.
Voglio davvero essere un vero-per–quanto-migliore me stesso se piaccio solo a me stesso? Quanto il continuo aggiornamento del sistema operativo ci permette di essere soddisfatti, nonostante le premesse e le promesse iniziali? Forse non tanto. Ci interessa davvero essere veri e unici? Idem.
La domanda (retorica ma non troppo) è: ci rende davvero soddisfatti (felici?) questa ossessiva ricerca dei numerosi noi stessi guidata dagli algoritmi, come coppie di problema-soluzione* a pagamento? (*Cos’è il marketing, se non questo?)
Forse è troppo presto, siamo in un territorio inesplorato. Quelli del podcast Nudge dicono di no. Dopo un’indagine statistica infinita, è risultato che sarebbero le relazioni a essere la chiave (o la correlazione principale, meglio) per la felicità di noi stessi.
Ma c’è un ma: è necessario manutenere le relazioni, dicono, attraverso (colpo di scena!) il social fitness. (E qui già ci vedo un pitch di una startup: “Fai fino a trenta telefonate al mese alle persone nella tua rubrica: la AI le sceglie e ti suggerisce gli argomenti, e poi fissa un appuntamento nei luoghi suggeriti! Ti basta un telefono! Dopo 30 giorni sarai un’altra persona, promesso. Oggi in promo a 1,99 per il primo mese.”). E così si ricomincia. I loro consigli comunque sono questi:
Di certo fa felici quelli che hanno (sostengono) non solo scoperto il loro vero-autentico se stesso, ma hanno abbandonato tutto (il circo della vita in cui noi normali noi stessi siamo immersi) per seguire il loro io interiore, aver hackerato la propria vita con un regime psico-nutri-fisico inventato da loro e poi venduto milioni di libri in cui ce lo spiegano.
Non chiedete risposte a me. Non ho un’idea precisa, né mi indigno di questa rincorsa al prodotto sé, figuriamoci, un po’ sono contento per il giro di fatturato che crea, i posti di lavoro e tutto, e magari evita sventure sociali peggiori, chissà. Del resto quelli del marketing e della pubblicità devono pur illudersi di fare qualcosa di buono – o di non dannoso, almeno.
Certo, per tornare al parallelismo del sistema operativo: Windows Vista faceva davvero schifo. Però dopo aver installato l’ultimo MacOS Sonoma 14.6.1 ho l’impressione, aggiornamento dopo aggiornamento, che si stia appesantendo, riempendo, ingolfando. Un po’ come noi? Alt, non disperate, possiamo ottenere la versione declutterata di noi stessi. Basta googlare ed ecco la soluzione Decluttering emotivo, come fare pulizie straordinarie nella mente e nel cuore. Il marketing si trasforma ma non muore mai: le pulizie nella mente sono il Dixan dei nuovi anni venti-venti.
Il marketing insegnato dai negozianti
Volevo mettere l’immagine che mi avete girato in tantissimi, quella del cartello “risolvi i problemi del tuo matrimonio” e invece era un traslocatore. Ma sono snob e quindi questo spazio è di nicchia, si muove meglio nelle pieghe dell’Italia sconosciuta. Qui siamo a Bosa, OR. Grazie a Hiroshi che me l’ha mandata.
Ti ricordo che ilmarketinginsegnatodainegozianti.info è un progetto gonzo-collettivo a cui puoi contribuire senza pietà. No screenshot o inoltri social, solo foto vostre.
Segnalazioni varie
La scorsa newsletter ho parlato di rumore e bias in azienda.
È uscito il terzo video di una mia serie in collaborazione con Tailoor su personalizzazione, AI ed ecommerce.
Ho scritto un pezzo sull’ossessione per gli abbonamenti, su Link.
Ecco, per i nostalgici, il mio classico post di Halloween.
Un thread su Notes (no pun intended) su: scrivere la newsletter direttamente su Substack o fare un copia e incolla finale? Pro e contro.
That’s all folks!
Grazie di aver letto fin qua, di questi tempi è tanta roba.
Per analizzare la strategia, l’organizzazione e il budget o invitarmi a parlare, e per essere sponsor come Digital Angels, basta rispondere alla mail. E se ti è piaciuta, inoltrala.
ciao,
gluca
Grazie a Daniela Bollini per la solita paziente correzione della bozza e a Cristina Portolano per i separatori.
Quiz: 2, 100.000 circa (fonte).