🕊️ [risorgi venerdì] Un racconto dal futuro
🕊️ [risorgi venerdì] Un racconto dal futuro
di Gianluca Diegoli • Newsletter #57 • Visualizza online
Faccio sogni strani. Non necessariamente brutti. Stamattina mi sono svegliato ricordando – nel sogno – di aver perso la mia stilografica in un incidente. Ero molto preoccupato della mia stilografica, mentre dell'incidente (tipo auto in un fossato) nemmeno mi curavo. Non so cosa significhi, magari tra di voi c'è chi sa interpretare i sogni?
Poi ho solitamente un pensiero di risveglio: ieri mattina era questo. Esiste (in mondo futuro) un unico modo di comprare le cose, naturalmente a distanza, che poi sono ritirate a casa, o in negozi svuotati e riconvertiti in locker; il Monopolista dell'acquisto. Come l'elettricità venti anni fa. Naturalmente l'Unione Europea ha imposto al Monopolista di “aprire” i propri servizi anche ad altri: come è successo con la corrente elettrica. Si compra da Crai o dal Gigante o da NaturaSi, ma è sempre il Monopolista che fa magazzino di tutto il prodotto/creato, applica il packaging, impacchetta, trasporta e consegna per conto di. McKinsey la chiama GDV, la grande distribuzione virtuale.
Funziona come adesso telefonando con Coop Voce o Kena Mobile: è sempre la rete di TIM, ma impacchettata diversamente. Naturalmente a essere virtuali ci si guadagna poco. Si sopravvive, diciamo, a essere bravi. E per essere bravo, deve essere focalizzato su di un target definito ma non troppo piccolo: quindi c'è un operatore virtuale della spesa per i vegetariani, un florilegio di tofu e di rassicurazioni sulla non animalità della qualunque. Uno per i nerd (tonno in scatola con scatoletta con caratteri 16 bit, e interfaccia a righe di comando per fare la spesa). Uno per i super-ricchi (solo prodotti da dark-kitchen stellate, consegna con camioncino Uber-Gold in pochi minuti).
Uno per i pigri: “dove non devi fare la spesa” è il loro payoff. Si chiama DNT Market (Do Not Think, la spesa è generata dal sensore dentro il frigo). Una catena virtuale serve il target ecologista (il monopolista garantisce alla catena e agli acquirenti che il footprint è zero e anzi compensato ecc.). Una catena milanese superverticale si concentra sui metro-purpose-freak-hipster, in cui il Monopolista compra per loro conto dai contadini a km zero via droni elettrici, e anche cose introvabili e poco diffuse, ottenute sondando i dati centralizzati di vendita (es. pomodorini secchi della Calabria bio su terre sottratte alla mafia e certificate dal sistema di tracciamento del monopolista). La carta igienica non manca, perché il tracciamento del consumo è in tempo reale (il monopolista regala a tutta la popolazione un porta rotolo wifi, che ovviamente offre musica, intrattenimento, notizie, e ti avvisa anche se stai seduto lì troppo a lungo).
Naturalmente il Monopolista, attraverso il suo algoritmo, può decidere la priorità di ciò che è necessario, altamente desiderato o superfluo, e prioritizzare attraverso un sofisticato sistema di intelligenza artificiale la soddisfazione del compratore globale, monitorata in tempo reale da recensioni e sistemi di ascolto già presenti nei salotti e cucine, gli stessi che usati per fare la spesa. I prodotti invisi all'algoritmo (e ai consumatori votanti) scompaiono da tutto il mercato nel giro di qualche giorno, e sono sostituiti da prodotti virtuali differenti (stesso tonno, diversa scatoletta).
Resiste – anche se malvisto da gran parte della popolazione preoccupata dalle ripercussioni igieniche da contatto – qualche negozietto in cui puoi scegliere di persona la frutta e metterla nelle buste da solo. La loro licenza è stata prorogata fino al 31.12.2030.
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Buona non-pasqua,
gluca
Una richiesta: c’è una piccola compagnia che cerca disperatamente un portatile per continuare un laboratorio teatrale per detenuti a distanza. Leggi qui e fai qualcosa se puoi.
PS: se vi avanza tempo, c’è un canale Telegram chiamato Articoli di Prima Necessità, per leggere qualcosa di diverso dal solito sul momento che stiamo attraversando. C'è poi il mio canale sui dati & business relativi a Covid-19, di cui ho parlato nella mia newsletter di venerdì scorso.
PS2: se avete voglia di ascoltare cosa ne penso su ecommerce, digitale ed emergenza ne ho raccontato qui e domani ci sarà questo evento, curato da Shopify.
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