Per chi non c’era negli anni precedenti: le Summer Edition sono edizioni quasi sempre brevi, poco didattiche e in molti casi egoriferite, in cui le rubriche e i quiz compaiono a muzzo o non compaiono proprio. Se la leggi e non ti piace, basta tenere d’occhio l’emoji estiva prima di aprirla o no, oppure puoi aggiornare le tue preferenze per tornare a leggere più avanti (ahah no, non c’è questa opzione, devi arrangiarti). Insomma fai come ti pare.
Questa edizione estiva è a pensierini, come quando alle elementari invece di fare un concept album (il tema) la maestra ti concedeva invece di fare una compilation delle cose che ti venivano in mente.
Ho sempre sognato di scriverlo: puoi ascoltare questa newsletter con il sottofondo jugopop selezionato da me o con questa canzone de i Cani (nsfw).
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Colonie
Oggi scrivo da Mali Lošinj detta anche – ma ormai solo da Google Maps se lo usi in italiano – Lussinpiccolo, che dopo le martoriate vicende pre e post doppio-belliche è stata definitivamente riconquistata dagli italiani, ma stavolta con le armi del capitalismo balneare. A poco valgono i miei sforzi di pronunciare quei dobar dan, dva, hvala: ti risponderanno sempre buongiorno, due?, prego. E niente, mi sento un po’ troppo a casa. Che ci vai a fare all’estero se poi ti parlano in italiano? Ovviamente i nostri connazionali qui sono ben felici, floridi boomer italiani che sprizzano pensioni e dividendi sono serviti e riveriti in italiano nelle locali konobe, senza dover nemmeno fare lo sforzo di tradurre il menù. È andata così, Tito.
La siccità sponsorizzata
I critici musicali ora hanno il blog
Gli artisti in circolo al Circolo degli Artisti
I falsi nerd con gli occhiali da nerd
I radical chic senza radical
Nichilisti col cocktail in mano
Che sognano di essere famosi come Vasco Brondi
Che appoggiato sul muro parla con la ragazza di qualcuno
Anoressiche alla moda, anoressiche fuori moda
Bulimiche si occupano di moda
Mentre aspiranti DJ aspirano coca
Aspiranti attrici sospirano languide
Con gli autori TV, gli stagisti alla Fox, i registi di clip
I falliti, i delusi, i depressi, i frustrati
Gli emo riciclati
I gruppi hipster, indie, hardcore
Punk, electro-pop, I Cani
Durante le vacanze limito un po’ il doomscrolling, ma non del tutto: questo mi ha permesso di osservare il fenomeno della siccità nelle sponsorizzate di Instagram.
La pubblicità d’estate va un po’ in vacanza anche lei e il livello del fiume di soldi verso Meta si abbassa: gli ecommerce evaporano perché la borghesia è in ferie, il direttore marketing spegne il budget, salvo quello di Algida e quello di Sammontana, le agenzie fermano le catene di montaggio dei PED e risparmiano anche il centone buttato acriticamente su ogni post, la Tassoni ritira fuori l’onusto spot che riempie i buchi in TV e, come nella secca del Po ma con cause meno preoccupanti, emergono su Instagram relitti, storie, stranezze di cui mai ci saremmo accorti altrimenti.
C’è la sponsorizzata dell’avvocato di affari, sedicente console di una piccola nazione caraibica, il che dice molto sul proprio core business, che da Instagram ermafroditicamente pubblicizza il proprio profilo Instagram, in cui lui proprio or ora è alle prese con il timone di una barca a vela in chissà quale paradiso fiscale.
C’è il cantante pseudo-balera-oriented, emulo di Gianni Drudi (in caso non sapeste chi è) che invece mi rimanda direttamente su YouTube probabilmente per incentivare le views con una CTA d’uopo FUORI ORA! manco fosse Marra. Comunque mi sono trovato a canticchiarla, il testo è straordinario che neanche Elio.
Poi intravedo sullo scroll un tantino fuorimano ristorante di pesce di Roma, una tizia pseudo-Elettra-Lamborghini che mi manda sul suo brano Spotify, che però ha solo 799 ascolti finora. Segue una coppia che vende viaggi-con-i-figli-verso-Cuba, che poi passa il testimone a un tizio dall’aria spiritata alla Cobain che individuo come un alpinista con tanto di camicia a scacchi che penso mi voglia vendere una ferrata e invece mi suggerisce… trucchi per Google Ads, ma vestito come Messner.
Quello che segue vale come quiz della settimana: cosa vuole venderci l'elegante Alice? Potete guardare solo per tre secondi. Pronti?
a) un giro turistico panoramico b) vestiti fatti da lei c) automezzi del padre
Poi, il gran finale: arriva la sponsorizzata di un altro autore melodico, non saprei come classificarlo. Jacopo, dimmi tu: nella libreria tra Casadei e i neomelodici va bene?
Chissà perché altri pensano che io organizzi matrimoni e mi propongono un metodo magico e infallibile per sfuggire ai perfidi portali, gli evil-Booking dei matrimoni. Se siete interessati, il link è qui. Ho scaricato il lead magnet, perché aveva il titolo, il metodo ad hoc, di… Re Mida. Sai mai. Vi saprò dire.
E infine, il migliore di tutti: la sponsorizzata di Nespolo, il giullare medievale.
Io ho una teoria del complotto: forse anche l’omino delle sponsorizzate è in ferie, e non c’è nessun algoritmo, è fatto tutto a mano. Ma è più probabile dover applicare il solito se senti degli zoccoli non pensare alla zebra: la sponsorizzazione social è diventata la versione sociologica del colpo alla leva della slot machine, costa poco, sai mai che mi svolti la vita.
Per chiudere, visto che mi sono dilungato (cvd)
Questa settimana due misteri e una certezza:
perché le lucette votive del cimitero locale dalmata lampeggiano
perché qui piacciono tanto i balconi con le colonne cicciotte
il governo in Croazia non cadrà mai sui bagnini, perché i bagni all'italiana non esistono, come in tutti i paesi civili
E una suggestione:
perché basta mettere un pezzo di ferro nemmeno fissato a U nel terreno per non farti fregare il parcheggio riservato: teoria dello sbatti o friction.
Bon, vado al SUP.
Ah, il quiz: vende autocarri (non so se del padre, effettivamente): li vedete in sfondo a sinistra
baci, gluca
(Hvala a Daniela per la revisione)