絵 [È venerdì, solamente] Trovare da leggere | Sui podcast | Unfluencer | DFW
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di Gianluca Diegoli • Newsletter #29 • Visualizza online
Ci sono due domande frequenti che mi arrivano da voi. La prima è “ma come fai a trovare il tempo di scrivere”, la seconda è “ma come fai a trovare cose da leggere/consigliare”? La prima risposta la rimando alle prossime puntate, anche perché sto scrivendo questo numero su di un Frecciarossa di ritorno da una formazione a Roma, un po’ troppo last minute per i miei canoni e per darvi consigli. La seconda è più facile. Oltre al puro caso e tanta curiosità, molte informazioni le trovo con Refind, e poi le leggo con Instapaper o Kindle (perché ho bisogno di una interfaccia pulita per leggere).
Cosa è Refind? È un sito/app che capisce (dopo un po’) cosa ti piace leggere, quali argomenti, e ti propone articoli anche da siti che normalmente non leggeresti su Feedly (che ormai mi stanca troppo per filtrare il rumore dal segnale), o via newsletter, che sono molto poche e che cancello comunque a fine giornata o al peggio rimando alle letture del weekend (su Instapaper) o via liste di Twitter, che alla fine realmente non leggo mai. Per chi si ricorda, fino al 2014 a questo scopo esisteva l'amato Zite, poi acquisito e dissolto da Flipboard che non sono mai riuscito a utilizzare.
Gli algoritmi, contrariamente alla vulgata attuale, non sono solo mostri senza volto, dipende da loro e anche da noi. Ho provato spesso l'uso di Facebook con lo stesso scopo (ogni news magazine ha una pagina, no?) ma non funziona, l'algoritmo di FB è molto più adatto a trovare connessioni, discussioni e altro relative alla sfera sociale. Anche Linkedin poteva essere una soluzione, ma anche in questo caso il suo algoritmo winner-takes-it-all tende a favorire questioni polarizzanti anziché questioni importanti (almeno per me), e quindi no, non mi piace.
PODCAST BUBBLE
Podcast, audiolibri, letture ovunque. Il 2019 è stato l'anno dei podcast (tranne per me che ho praticamente registrato l'ultima puntata a primavera). Aziende, celebrità, chiunque sta pensando di creare podcast. C'è una teoria che non è mai stata smentita: ogni tattica apparentemente vincente raggiunge il punto di saturazione, in cui l'offerta supera la domanda. Dopo aver raggiunto questo punto, si smette di vincere tutti e si inizia a rubare attenzione agli altri partecipanti, fino che i marginali escono dal mercato e fanno respirare di nuovo l'ecosistema. Io credo che siamo molto vicini al punto di saturazione, quindi se qualcuno vi propone di pagarvi per fare un podcast, prendete ora: il tempo delle persone non è infinito, e dovrà dividersi con intrattenimenti di ogni tipo. Mi ricorda un po’ l'esplosione dei blog, a cui fece seguito la creazione di blog in vitro (ricordate Blogo, Blogosfere, ecc.), a cui ha fatto seguito una editorializzazione/raggruppamento di testate che ha sconfitto o si è fusa con gli incumbent che venivano dall'offline, mentre altri blog sono tornati alla pura artigianalità. Sull'efficacia degli inserti pubblicitari non ho ancora idea precisa (se hai investito e hai qualche dato, manda!): certo, mentre corri o guidi è difficile fare skip, e soprattutto se è uno spottone “pubbliredazionale” sarà complesso che una app possa individuare automaticamente e saltare la pubblicità – anche se la storia mi insegna che succederà. Di certo, è una forma di adv molto poco misurabile, almeno in una logica di brand, che è più affine di quella di vendita immediata (con tanto di coupon “vocali”). Vedremo. Certo una buona mano alla ulteriore diffusione dei podcast la potrebbe dare Google, con l'indicizzazione dei singoli episodi. Ora i podcast sono come delle black box, la cui unica possibilità di fruizione è tramite l'abbonamento. Domani, come per i video in YouTube, potremo forse cercare episodi singoli.
UN'INTERVISTA PER GIOVANI
Domande | Professione: creativo
Attraverso le storie di chi fa fatto della creatività il proprio mestiere, una raccolta di spunti pratici e consigli utili per scoprire come diventare un creativo di professione (ed essere felice).
A Torino hanno creato una mostra online e offline sulle domande delle nuove professioni. Non sono proprio un creativo in senso stretto, ma ho risposto ad alcune domande che chi sta entrando nel mondo del lavoro potrebbe porsi. Se vuoi vedere le mie (ciniche) risposte, sono qui.
professionecreativo.org • Condividi
PROJECT MANAGEMENT TI DETESTO
A vedere Piero Tagliapietra nelle vesti di docente del corso di project management contemporaneo sento meno astio per il project management, che nelle mie idiosincrasie viene appena dopo l'organizzazione di eventi.
Project Management - Piero Tagliapietra
SE VE LO SIETE PERSO
Pagheresti dieci euro per provare delle scarpe? | [mini]marketing
“L'articolo che ha avuto più di 10.000 visualizzazioni su Linkedin”
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DFW, 11 ANNI FA
Il blog di [mini]marketing ha compiuto quindici anni ad agosto, e ogni anno a inizio settembre penso che è un anno in più in cui manca DFW. Questo è il mio piccolo tributo di undici anni fa.
David Foster Wallace è andato via | [mini]marketing
Qualcosa ci mancherà, e non sapremo cosa.
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EMPLOYEE SATISFACTION = CUSTOMER SATISFACTION?
Quanto la soddisfazione del cliente è davvero condizionata dalla soddisfazione del lavoratore? Parecchio, ma non proprio sempre. Dipende da quanto i dipendenti interagiscono direttamente per la creazione del servizio. (Economist)
STRATEGY SCHOOL
Se non puoi bloccare il furto delle salse, regalale.
Un po’ come le matitine dell'Ikea
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IPSE DIXIT
Le navi da crociera di una sola compagnia inquinano 10 volte più di tutte le auto in Europa
Niente altro da aggiungere, vostro onore.
IL QUIZ DELLA SETTIMANA
Quale è stata la quota di mercato a fatturato delle capsule di caffè, nel 2018?
a) 15% b) 25% c) 47%
CORSO DI MARKETTESE
I formati erogati sulle piattaforme digitali, interattivi ed impattanti, consentiranno attraverso una call to action di raggiungere un minisito di approfondimento dedicato a %prodotto%.
DA LEGGERE
La strategia rivoluzionaria per il retail di Amazon? Riciclare le vecchie idee
“Se si potesse guardare dietro la scrivania di Jeff Bezos ci si troverebbe un'Enciclopedia del Retail, scritta forse nel 1985. Ci sarebbero Post-It su ogni pagina, e ognuna di quelle note sarebbe stata trasformata in un team e forse un prodotto.”
Ai marketer di oggi mancano vere informazioni sui clienti
“La vicinanza del cliente dovrebbe consentire ai marketer di dirigere l'orchestra, nel marketing mix, ma troppi ora sono sottopreparati per svolgere questo ruolo.”
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“L'influencer di una donna è l'unfluencer di un'altra donna, cioè la persona che ti fa venire voglia di fare l'opposto di tutto quello che sta facendo e rovinare vacanze e cappuccini con i cuori e non comprare pantaloni a gamba larga.”
L'ORIGINE DEL CORSO DI UX
Grazie Facebook per ricordarmi quanto sono bravo nel social media engagement.
Qual è quale, ecc.?
GADGET
Nei biscotti del cane mi è uscito questo: è un supporto da mettere sul telefono per attaccarci i biscotti così il cane lo guarda e tu puoi fargli le foto.
Non ho ancora deciso se da qui comincia il declino della nostra civiltà o la sua rinascita. https://t.co/K7JqqG189c
DA UNO DEI MIEI TUMBLR
notificheimportanti.tumblr.com • Condividi
SALUTI E BACI
Take care,
@gluca
(Se ti è piaciuta, girala alla tua collega)
Risposta: b) 25% circa (le capsule diventeranno un problema ecologico in 3, 2, 1)
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Curato con passione da Gianluca Diegoli con Revue.
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