➰[e rivenne venerdì] Scarsità | Sciacquoni | Te lo buco l'imbuto e troppo altro
➰[e rivenne venerdì] Scarsità | Sciacquoni | Te lo buco l'imbuto e troppo altro
di Gianluca Diegoli • Newsletter #32 • Visualizza online
IL MIO PEZZO SU LINK
Qual è stato il momento in cui tuo figlio è passato da un normale bambino a cui compravi i Gormiti in cartoleria a un soggetto scaltro e spietato come un broker di Wall Street in un film di Oliver Stone? Da quando padroneggia domanda e offerta, sistemi di aste, percentuali di rivendita, sistemi di pagamento peer-to-peer, visto che nemmeno ha finito la seconda liceo e non ha studiato economia o finanza? Da quando è sia vittima che carnefice della scarcity, quel fattore che stabilisce che nella mente umana si inneschi una linearità tra presunta quantità in vendita sul mercato e il suo prezzo?
Se volete capire streetwear, scarsità, economia della generazione in un unico articolo, l'ho scritto qui.
Come lo streetwear affama il mercato
Scarsità è la parola chiave del mercato dello streetwear, soprattutto delle sneakers. Ma cosa succederà quando scoppierà la bolla?
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PENSIERI DELLA SETTIMANA
Imbuti con i buchi
Buona parte della teoria dei growth hacker è quella che un vecchio venditore chiamerebbe piede nella porta, arrivare passo dopo passo alla vendita, facendo eventualmente provare il prodotto per un periodo di tempo, e sperando che… si dimentichi di disattivarlo. Il default, la non azione è sempre la più facile da ottenere tra tutte le azioni che vogliamo ottenere dai clienti. Milioni di italiani sono abbonati a segreterie telefoniche che non usano, a modem che hanno già ripagato abbondantemente, a servizi che non ci si ricorda di cancellare se non quando si vede l'addebito. Ora tutto questo potrebbe essere messo in discussione dalla app che cancella automaticamente i free trial.
Leggere su Instagram
Quando la carta della tua generazione è una stories, leggi nelle stories, anche i romanzi. Lo snapchattese è diventato davvero una lingua, più che un formato, e quindi qualsiasi cosa può essere tradotta. Un ammonimento a non pensare che chi ha un libro aperto di carta sia necessariamente colto, mentre chi guarda le stories stia necessariamente buttando il proprio tempo. Centinaia di migliaia di persone lo stanno facendo: leggere su Instagram.
Persi nei cloud
È da un po’ di tempo che cerco di mettere ordine nei miei cloud: sono abbonato a Dropbox (2TB), iCloud (200GB), Drive (1GB), e perfino a OneDrive (1TB) incluso con l'Office a noleggio. Probabilmente, in ossequio alla mia ossessione per cui la ridondanza è un pilastro della mia religione terrena, li terrò ancora tutti. In ogni caso lavoro con aziende che usano Drive, altri che sono su Dropbox, altri che usano iCloud. Anche in Digital Update stiamo un po’ su Dropbox e un po’ su Drive. Drive è perfetto per Docs e Spreadsheet di Google nativi, ma (secondo me) pessimo per la gestione di doc, excel e ppt. Dropbox cerca di sostituire il Gestione Risorse e il File Manager, ma non sono sicuro ci possa riuscire: alla fine non uso il 90% delle nuove feature che hanno inserito (mi ricorda un po’ la parabola di Evernote).
Aggiungere per differenziarsi, ma se l'addon non è quello che gli utenti vogliono (o bramano, per meglio dire) ogni addon finisce per rendere solo più complicato il prodotto. Ma del resto se non aggiungi vieni superato dai big boys (GAFA), per i quali i tuoi prodotti chiave sono invece solo noccioline dal tavolino del bar dell’impero, da regalare in cambio di attenzione. La “trappola di Dropbox” dovrebbe essere studiata nelle scuole di management.
Tornando a noi: come fate? Li avete tutti? Avete semplificato? E se no, come vi ricordate in quale cloud è un file? Tempo fa avevo installato una app per Mac (usefyi.com) che cercava in tutti i cloud (e anche in allegati Gmail), ma poi l'ho abbandonata per inutilizzo (mi dimenticavo di averla e costava altri 8 dollari al mese). PS: Ultimamente ho scoperto che anche su iCloud si può condividere un link e non solo dare accesso a persone singole (con login Apple). È nascosto in “Condividi –> Aggiungi Persone –> link. Piccoli momenti di trascurabile felicità.
Silenzio assenso
C'è un vezzo nelle corporate di NON rispondere alle convocazioni di riunioni. Non capisco se è perché si dà per scontato che si sia presenti, o per lasciare la porta aperta per dare pacco all'ultimo. In ogni caso, io di solito rispondo sempre (giustificando anche il fatto che non ritengo di essere presente per motivi specifici, ed eventualmente di essere tenuto in copia di quello che si sarà deciso).
A volte ci sono le riunioni ricorrenti – a cui è iscritta anche la sala meeting relativa– a cui non risponde più nessuno da mesi, e a volte proprio non si presenta più nessuno, o i cui componenti non sono più in azienda, ma che non vengono cancellate. Le riunioni ricorrenti muoiono così, come i borghi abbandonati dell'appennino.
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STO FACENDO
È iniziata l'Università stamattina. Mi pareva ieri e invece sono 8 anni che IULM mi concede questo privilegio di aprire la magistrale con il corso di Digital Marketing e Multicanalità. Ogni venerdì sarò a Milano come tutti gli anni.
HO SCRITTO
Se ve lo siete persi, il mio post della settimana scorsa sul vecchio detto “purché se ne parli” ha girato parecchio.
PROGRAMMATIC
Ciao amici di Mediaworld, sono qui!
STRATEGY SCHOOL
IPSE DIXIT
Qui Instagram. Mi è apparsa la prima vignetta del New Yorker in "Partnership pubblicizzata con" e mi interrogo: è questo il marketing che sognavo da piccola? https://t.co/fQqCHMBPWb
IL QUIZ DELLA SETTIMANA
Quanti chewing gum consuma ogni italiano all'anno, circa?
a) 500 b) 750 c) 1500
CORSO DI MARKETTESE
%brand% apre così la prima scuola di xilitolo dove gli insegnanti saranno proprio i più piccoli.
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Non leggo spessissimo Seth Godin ma questa lista mi ha fatto riflettere.
Come la brand purpose si è perduta per strada | AdAge
I marketer devono sviluppare le costanti che guidano i marchi di successo: rilevanza, valore e differenziazione.
DA ASCOLTARE
Due podcast di Marketing Week con due star del marketing: Scott Galloway, e ovviamente Kotler. Su Kotler scrissi il mio post più breve del mondo nel 2008, questo. (E ora mi ricordo che c'erano i commenti sui blog, allora, perché non c'erano i social).
CORSO DI UX
Indovinate se scrivendo NO sul pulsante i clic aumentano o diminuiscono.
SALUTI E BACI
Alla prossima settimana.
Risposta: a) 500 circa
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Curato con passione da Gianluca Diegoli con Revue.
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