[è un venerdì di ☀️?] di scorciatoie per l'acquisto, oscure stazioni, cibo per gatti, scontrini belli
[è un venerdì di ☀️?] di scorciatoie per l'acquisto, oscure stazioni, cibo per gatti, scontrini belli
di Gianluca Diegoli • Newsletter #17 • Visualizza online
e altre cose divert-interessanti che non leggerai mai più.
Mentre sto scrivendo per un nuovo libro su omnichannel & retail (in realtà è una curation di una traduzione italiana di un libro inglese a cui aggiungerò una mia sostanziosa parte originale, cattivissima e italocalizzata) mi rendo conto che l'appuntamento con la Lettera del venerdì è diventata un'assuefazione piacevole (grazie a quelli che mi hanno scritto che gli è mancata quando ho saltato un turno, mi sembra quasi impossibile!) che mi consente di mettere in ordine i pensieri, rileggere cose che avevo segnato da leggere, e a voi di mandare immagini di nuovi sciacquoni incomprensibili, foto di negozianti e tutte quelle cose che un serio consulente non avrebbe mai il coraggio di inserire in una newsletter. Insomma, sono contento, pare che ci guadagniamo tutti da questa letterina.
L'eterna ricerca della scorciatoia all'acquisto
Ci sono oggetti che catturano l'attenzione di noi marketer; sono le scorciatoie tecnologiche per l'acquisto. Noi marketer pensiamo che le persone non acquistino perché non hanno modo di capire come acquistare un certo prodotto in giro sull'advertising non digitale: visto in TV, o citato in radio, o stampato su di un cartellone o un giornale. Sia mai che il cliente non sappia come trovare il mio prodotto. E allora piazziamo il QR code ovunque, che in modalità “voglio acquistare” ha tassi di uso con percentuali vicino allo zero virgola zero uno. Alla radio diamo il sito, ma sapendo che probabilmente il nostro target al massimo (al massimo!) lo googlerà. In tv avevo visto esperimenti con Shazam, che francamente non so come siano andati: ma non avendone più visti in giro, lo immagino. Ricordo anche qualcosa provato da Sky in passato, con una pubblicità “interattiva” che potevi attivare dal telecomando: bocciata dal pubblico.
Ma il marketer non si arrende: non è possibile che il cliente dopo aver visto il mio spot non voglia subito usare un comodo sistema per acquistare “facilmente”! Ecco, ho capito, il problema è la barriera! E allora nasce lo spot shoppable, una specie di QR inquadrabile durante lo spot, che facilita l'acquisto.
“By pairing brands with our premium content, storming the purchase funnel, and removing the barriers consumers traditionally encounter between seeing a product and making a purchase, we’re giving marketers a direct sales channel to millions of viewers across the country,” said Feldman.
Stiamo ignorando una grande verità: che le persone sanno benissimo come cercare un prodotto, quando sono davvero interessate, e che non c'è barriera che tenga quando desiderano intensamente qualcosa, mentre nella maggior parte dei casi, la pubblicità è sparata nel mucchio, pura interruzione e provoca disinteresse e/o fastidio. Dobbiamo farlo, perché spesso serve, ma non illudiamoci. Quando colpiremo nel segno, Google e Amazon saranno alla facile portata dello smartphone, e sono molto più facili di qualsiasi tecnologia facilitante. Ammettiamo che oggi davvero non c'è nessuna barriera da abbattere. C'è da prendere atto che la TV, salvo che per le televendite, non è nel punto giusto del customer journey per essere uno strumento di vendita, shoppable ads o meno. E che dobbiamo interessare, non vendere. Se li interessiamo, googleranno, altrimenti ogni strumento, sofisticato e digitale che sia, sarà completamente inutile.
Esperienze da customer experience
Sparare sulla Stazione Alta Velocità di Bologna (detta in gergo la catacomba) è peggio che sparare alla Croce Rossa, però andarci insegna sempre qualcosa. Anni fa mi fece riflettere sul perché le cose ci sembrano illogiche (TLDR: perché non siamo noi i veri clienti). Da un po’, per andare incontro alle persone che si perdono tra i vari piani, scale, ascensori, kiss and ride eccetera hanno iniziato, non potendo cambiare i perimetri, a mettere cartelli. Sempre più grandi. E se il cartello lo devi scrivere ovunque e in grande vuol dire che il design è sbagliato: ma il florilegio di icone e frecce non fa che peggiorare la situazione.
Hanno creato danza a partire da un mio spunto (e da American Gods)
Se non ci credete è qui sotto (ed è bellissimo)
Dei | Nuovo Laboratorio | METABOX
Ballare sulle parole.
Nuovo Laboratorio per METABOX.
Programmatic sfuggiti di mano
Modena forse, ginecologo no.
Ma questi montascale che li vedo ovunque da dove saltano fuori? Ok, sono anziano ma non così tanto. E gli apparecchi acustici? Ormai quasi niente mi diverte come la native advertising. Grazie Taboola.
Strategy School
La sua matrice è poco di moda, ma dietro ai peggiori disastri strategici c'è spesso la dimenticanza di farsi un'analisi a casa Ansoff.
www.executestrategy.net • Condividi
Ipse Dixit
Mi sto facendo l'idea che in realtà la traduzione migliore di AI è "cavalli più veloci" (cit. ecc.)
Il quiz della settimana
Quanto è la spesa alimentare annua per gatto domestico degli italiani?
A. 100 euro B. 150 euro C. 80 euro
Corso di Markettese
Neologismi imparati nell’ultimo mese parlando con aziende e agenzie di comunicazione milanesi: “Blindare la creatività”, “Esplodere il concept sul surface”, “Vestizione della venue con l’ esperienza” e un classico “stressare il concept nel key visual”.
Cose probabilmente utili
Una selezione di notizie, tool e altro che mi hanno colpito in questa settimana.
Crociere e targeting
C'è un sito che vi dice dove sono le navi da crociera. Io, nella mia deformazione professionale, ho pensato di targettizzare una campagna Facebook in un'area in mezzo al mare e vedere cosa succede quando ci passano dentro ‘sti tipi da crociera. Funzionerà?
Lo scontrino che tutti vorremmo
Gli scontrini come data visualization <3. La grande distribuzione produce milioni di scontrini al giorno, che prima o poi scompariranno sostituiti da scontrini digitali. Però nel frattempo, questi sono bellissimi e finalmente qualcuno li guarderebbe davvero, visto che sono anche un mezzo di comunicazione, ma attualmente davvero poco efficace.
Il lungo tramonto degli ipermercati
In Italia non c'è nessun Retail Apocalypse, e la superficie totale è abbastanza stabile, ma alcune categorie stanno messe male: gli ipermercati sono tra i primi indiziati per una progressiva estinzione.
Call center e intelligenza artificiale
Costerà meno un call center in Albania o il nuovo servizio di Google? La guerra è aperta. In fondo, la voce umana è per molti il device più facile da utilizzare, per le persone. Ora sta all'intelligenza artificiale renderla usabile per chi deve prendere ordini e altro.
È cambiato il Keyword Planner
Lo strumento che dovrebbe essere reso obbligatorio per qualsiasi ufficio marketing, anche a chi non si occupa di digitale, ha una nuova interfaccia e sembra molto interessante. Perché obbligatorio? Perché è il vero misuratore della domanda esplicita, di quanti stanno per acquistare un prodotto, e il primo step per una strategia data driven.
Cose che sto facendo
La prossima settimana c'è il FreelanceCamp Italia a Marina Romea (RA), il primo e più importante evento sulla libera professione digitale (e no) in Italia di cui sono indegno fondatore assieme ad Alessandra Farabegoli e Miriam Bertoli. I biglietti sono esauriti da mesi, salvo che per la masterclass del giovedì, ma se vuoi provare last minute c'è sempre qualcuno che cede/scambia/regala il suo biglietto, nel gruppo Facebook. Se ti va male ci sarà lo streaming del meraviglioso team di Vudio (te li consiglio per la tua azienda, pure). Anche gli spazi sponsor sono esauriti, ma sai mai, prova.
Se ve lo siete perso la scorsa settimana, ho scritto questo
Guardarsi attorno è attività sana. Finché non diventa un’ossessione
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Sul perché Lush lascia i social, sul mio podcast
Mossa di PR o autocastrazione?
Corso di UX
Molto più sottile di quanto sembri a prima vista.
Saluti e baci
Se ci sarai a Marina Romea, fatti riconoscere. E ricordati di chi è al mare ma dalla parte sbagliata.
gluca
La risposta giusta è B., 150 euro circa per gatto
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Curato con passione da Gianluca Diegoli con Revue.
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